Favoriti Maglia Rossa Vuelta a España 2024: UAE con Yates e Almeida per completare il tris, Kuss vuole difendere il titolo, Roglič punta alla quarta – Landa mina vagante, Tiberi da podio

Tanti pretendenti al trono della Vuelta a España 2024. L’ultimo Grande Giro della stagione inizia sotto un manto di maggiore incertezza, per quel che riguarda la vittoria finale, data l’assenza di colui che è stato finora il dominatore della scena, Tadej Pogačar, che si è imposto sia al Giro d’Italia che al Tour de France. Non ci saranno però neppure quelli che in Francia sono stati i rivali maggiori dello sloveno, ovvero Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel: ecco quindi che sulle strade spagnole, che saranno battute dal 17 agosto all’8 settembre, si aprono spazi interessanti per tanti corridori che potrebbero andare a caccia di un successo che potrebbe nobilitarne la carriera o che li confermerebbe fra i migliori interpreti del ciclismo mondiale di questo periodo storico.

Albo d’Oro recente Vuelta a España

2023 KUSS Sepp
2022 EVENEPOEL Remco
2021 ROGLIČ Primož
2020 ROGLIČ Primož
2019 ROGLIČ Primož
2018 YATES Simon
2017 FROOME Chris
2016 QUINTANA Nairo
2015 ARU Fabio
2014 CONTADOR Alberto

Favoriti Maglia Rossa Vuelta a España 2024

Come nel 2023, c’è una squadra che parte con l’obiettivo di completare una tripletta di successi, dopo quelli ottenuti a Giro e Tour. Diversamente dall’anno scorso, però, la formazione in questione è la UAE Team Emirates, che non avrà in gara il fenomenale Pogačar, ma che partirà da Lisbona con un organico di enorme qualità. Sulla carta i capitani sono due e partono fondamentalmente allineati: si tratta di Adam Yates e João Almeida, che sono stati validi uomini di supporto al Tour e che ora hanno la grandissima possibilità di lottare per un successo, quello in un Grande Giro, che ancora manca loro. Come valori assoluti, probabilmente l’inglese ha qualcosa in più rispetto al portoghese, che però è un corridore resistente, grintoso e decisamente molto determinato. Data la presenza di due uomini di riferimento di questo calibro, corridori come Pavel Sivakov, Brandon McNulty e, soprattutto, Isaac del Toro, non dovrebbero avere ambizioni di classifica, anche se la strada può essere sempre foriera di sorprese.

L’avversario più pericoloso per le ambizioni di tripletta della UAE è Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe), che torna in gara dopo le amarezze del Tour e lo fa in un contesto che lo ha già visto trionfare tre volte in carriera. Sulla sua condizione generale ci sono degli inevitabili dubbi, dato che non corre proprio dal ritiro fatto registrare nella grande corsa francese, ma dalla sua ci sono classe, voglia di riscatto e anche una squadra molto forte. La formazione tedesca si presenta infatti alla Vuelta con buona parte dei suoi corridori più forti, in chiave corse a tappe: ci sono il russo Aleksandr Vlasov e il colombiano Daniel Felipe Martínez (secondo all’ultimo Giro), che potrebbero rappresentare alternative molto pesanti in caso lo sloveno non riesca a essere del tutto brillante, oltre che armi tattiche spendibili nell’arco delle varie giornate di gara.

In gara ci sarà anche l’ultimo vincitore della Vuelta, Sepp Kuss, in uno scenario però molto diverso da quello del 2023. La sua Visma | Lease a Bike non è la superpotenza dello scorso anno, anche perché Roglič ha un’altra maglia addosso e Vingegaard, secondo nel 2023, non ci sarà. Lo statunitense appare comunque in buona condizione, dopo una prima parte di stagione zeppa di contrattempi, e in salita ha qualità che possono essere almeno pari a quelle dei potenziali rivali. Inoltre, la squadra neerlandese potrà contare sul giovane Cian Uijtdebroeks, il cui pieno potenziale ancora non si è potuto ammirare in questi mesi, e su un gruppo di corridori davvero eccellente: Steven Kruijswijk, Attila Valter e Wout Van Aert non saranno uomini da classifica, ma potranno avere un peso significativo nell’economia della gara.

Un’altra squadra che si presenta a Lisbona con un pacchetto molto ben attrezzato è la Ineos Grenadiers, che spera di poter dare una svolta al suo 2024, che in quanto a Grandi Giri non ha riservato grandi acuti. Si punta molto su Carlos Rodríguez, che alla Vuelta è già stato sesto nel 2022 e che è atteso a una prova di consolidata maturità. Al suo fianco ci sarà Thymen Arensman, altro corridore che può ambire, almeno, a una rispettabile posizione di classifica, cui potrebbe puntare anche Laurens De Plus, che sarà al servizio dei compagni ma che potrebbe anche sfruttare le sue doti da regolarista per strappare un buon piazzamento finale.

C’è più di un semplice piazzamento nella mente di Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che è stato protagonista di un eccellente Giro e che in questa Vuelta potrebbe anche puntare a qualcosa di più grande rispetto al quinto posto di Roma. Il laziale va forte in salita, ha dimostrato di avere capacità da fondista e potrebbe sfruttare a suo favore anche le due cronometro individuali presenti nel programma. Tiberi potrà contare sul supporto di Damiano Caruso e di Jack Haig, che potrebbero però anche mettersi in proprio, qualora le circostanze di gara dovessero loro consentirlo. Una squadra su cui ci sarà molta pressione, per motivi territoriali, sarà la Movistar: Enric Mas è uscito rinfrancato dal Tour, anche se questo è avvenuto dopo essere uscito di classifica, e potrebbe provare nuovamente l’assalto a un podio su cui è già salito per tre volte in carriera. Al fiano del maiorchino ci saranno i colombiani Nairo Quintana ed Einer Rubio, entrambi scalatori che potrebbero valere sia in chiave di supporto, che per quel che riguarda le ambizioni personali.

Attenzione poi a quella che potrebbe essere una “mina pedalante”, in termini di classifica, ovvero Mikel Landa. Il basco, al Grande Giro numero 22 della sua carriera, sarà l’uomo di riferimento della Soudal-QuickStep e arriva da un Tour de France di altissimo livello. Se riuscirà a tenersi fuori dai guai nelle prime tappe e se confermerà le cose più che discrete fatte vedere nelle cronometro del Tour, sarà un candidato molto autorevole, almeno per il podio, visto che poi in salita potrebbe anche fare la differenza, rispetto agli altri corridori presenti. In salita va molto forte anche Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), che al Giro ha alternato grandi prestazioni a qualche momento di flessione e che potrebbe trovarsi molto bene sulle tante ascese previste dal percorso. La squadra francese avrà a disposizione anche Felix Gall, che arriva da un Tour sotto le attese e che vorrà magari provare a riscattarsi.

Da valutare quali potranno essere la definizione degli obiettivi e le strategie di squadra in casa Lidl-Trek. In gara ci sarà infatti Mattias Skjelmose, che ha indicato la Vuelta come il suo grande obiettivo stagionale fin dallo scorso inverno, ma che dovrà probabilmente andare oltre i limiti mostrati finora in salita per poter lottare per le posizioni più importanti della classifica. Torna in sella poi Tao Geoghegan Hart, che cerca in Spagna soddisfazioni dopo aver dovuto rinunciare al Tour de France e dopo un periodo ormai lungo con pochi lampi, anche per via di diversi problemi fisici. La squadra statunitense porta in gara anche Giulio Ciccone, che per la classifica si è però già speso al Tour e che questa volta avrà compiti di supporto per i due compagni di squadra, oltre che libertà di movimento per le vittorie di tappa.

Lorenzo Fortunato partirà invece come uomo di riferimento per l’Astana Qazaqstan, anche se il bolognese, così come il francese Guillaume Martin (Cofidis), potrebbe anche trovarsi a preferire obiettivi di giornata rispetto a quelli di classifica, anche per via della presenza di due cronometro nel programma di gara. Un ragionamento inverso potrebbe invece farlo Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che all’ultimo Tour ha dimostrato una volta di più di essere corridore di altissimo livello e che in questa Vuelta proverà a togliersi uno sfizio d’alta classifica, lui che sul podio finale di questa corsa ci è già salito una volta, nel 2020, quando fu secondo. Classifica che proverà a curare anche il sudafricano Louis Meintjes, che sarà il leader della Intermarché-Wanty.

Saranno poi tutte da comprendere le intenzioni e, soprattutto, le condizioni di David Gaudu (Groupama-FDJ), reduce da un periodo ormai lungo di rendimenti lontani dalle attese, sue e della squadra. Incognite anche intorno a Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), che ha vissuto finora un 2024 scarno di soddisfazioni, ma che ha qualità che possono includerlo in una ipotetica lotta per un piazzamento nelle parti alte della classifica (anche se in squadra è presente pure Filippo Zana, che al Giro ha dimostrato una buona tenuta sulle tre settimane). Al momento, il morale di Max Poole (Team dsm-firmenich PostNL) è invece decisamente più alto rispetto a quello dei due colleghi appena citati: il giovane britannico ha fatto vedere di aver superato alla grande l’infortunio che lo ha frenato in primavera e potrebbe anche essere l’uomo-sorpresa di questa competizione, stanti le sue qualità di scalatore puro.

In chiave Professional, sia la Israel-Premier Tech che la Lotto Dstny si presentano con squadre zeppe di cacciatori di tappe: il contesto di corsa potrebbe però portare Matthew RiccitelloGeorge Bennett, nel caso della prima, e Lennert Van Eetvelt nel caso della seconda, a calibrare i propri obiettivi verso una rispettabile posizione di classifica. Per quel che riguarda, le due formazioni spagnole di categoria presenti, la classifica sarà probabilmente curata da Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) e da Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), per i quali un posto nei primi 20 potrebbe già rappresentare un ottimo traguardo.

Borsino Favoriti Maglia Rossa Vuelta a España 2024

***** Adam Yates
**** Sepp Kuss, Primož Roglič
*** João Almeida, Mikel Landa, Carlos Rodríguez
** Daniel Felipe Martínez, Enric Mas, Ben O’Connor, Antonio Tiberi
*  Thymen Arensman, Richard Carapaz, Mattias Skjelmose, Cian Uijtdebroeks, Aleksandr Vlasov

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